I miei passi sono stanchi, le gambe intorpidite dal viaggio, la città si sta ancora svegliando dal riposo notturno. Le finestre riflettono la poca luce, un’auto guidata da un autista assonnato singhiozza per la strada deserta.
Belgrado non è una città semplice, non si traduce facilmente in parole, non si lascia inquadrare in schemi predefiniti.
Struttura composita che si è formata nel corso dei secoli, segnata dall’avvicendarsi di dominazioni, conquistatori, Belgrado ha conosciuto il mondo orientale come quello occidentale, è stata spesso distrutta e ricostruita, ha un passato recente più movimentato rispetto a molte altre città europee ma trabocca di allegria, senso dell’umorismo e vitalità.
Poco importa quante volte si è stati a Belgrado: il visitatore vi troverà sempre qualcosa da scoprire.
Non si impiega molto tempo a capire che il centro della vita sociale, il posto in cui è possibile discutere di ogni argomento – dagli affari al calcio, varie ed eventuali- in cui si concludono contratti e si costruiscono relazioni è la KAFANA. Ogni belgradese ha la sua kafana del cuore, il posto in cui preferisce andare ed in cui si sente come a casa sua.
Il tour di Belgrado, sebbene siano solo le sei di mattina, non può che iniziare dalla famosissima strada Knez Mihailova. La”Knez”è la strada elegante per eccellenza, zona pedonale e centro commerciale. La via ha assunto le fattezze odierne nel 1867, ossia dopo l’emanazione del piano regolatore di Emilijan Josimović. Nel 1870 le autorità cittadine hanno deciso di dare a questa via il nome di Kneza Mihaila. Oltre ai negozi elegantissimi, si incontrano durante questa passeggiata, diversi edifici di importanza notevole: l’Hotel “Srpska Kruna”, la casa di Marko Stojanović, l’Hotel Rusija.
Terazije è senza dubbio una delle piazze più affascinanti che ha preso la sua forma odierna nel XIX secolo, quando era sede degli hotel più alla moda, dei ristoranti più prestigiosi e dei negozi più eleganti. Il suo edificio più maestoso è l’Hotel Moskva, costruito nel 1906.
Nel 1936 fu costruito, sulle rovine di quello vecchio, il nuovo hotel Balkan e la piazza assunse le sue sembianze attuali attorno al 1947, quando sono state rimosse le aiuole, le fontane e la linea del tram.
Si giunge, in seguito, a Trg Slavija (piazza Slavija) che, fino al 1880, non era altro che un posto in cui i belgradesi andavano a caccia di anatre.
Passeggiando per Belgrado è facile ritrovarsi in qualche bel parco verde. Il più bello, oltre ad essere il più vivace, è senza dubbio Kalemegdan in cui si innalza la fortezza di Belgrado, che domina maestosa il punto di confluenza della Sava e del Danubio.
Dall’alto delle mura, lo sguardo viene sorpreso da un paesaggio insolito rispetto a quello a cui l’occhio di curiosa visitatrice si è abituato. La maestosità dei fiumi ed il loro scorrere lento, le barche che si muovono pigre, il verde un pò grigiastro della folta vegetazione.
Ma il cuore “verde” è Ada Ciganlija, la “spiaggia”di Belgrado, il luogo in cui gli abitanti della città vanno a rilassarsi e a godersi il sole durante la bella stagione. L’isola sul fiume è dotata di numerose infrastrutture sportive, dai campi da golf a quelli da pallavolo, ed è impossibile resistere alle manifestazioni di tradizione bohemian che vedono come protagonisti scrittori, attori, cantanti e gruppi di ogni sorta di genere.
Kralja Petra I, ultimo dei numerosi nomi che questa strada ha cambiato, è una delle più antiche vie di Belgrado, infatti si pensa che risalga già all’epoca romana intorno al I/II sec d.C. Vi hanno avuto sede diversi importanti edifici della vita belgradese – come la prima farmacia ed il primo albergo cittadino – e tutt’ oggi vi hanno sede il Patriarcato della chiesa serbo-ortdossa e la Cattedrale.
Trg Nikole Pasica e’ la più “giovane“ tra le piazze di Belgrado in quanto ha subito diversi cambiamenti in particolare a cavallo delle 2 guerre mondiali; nel 1800 la piazza era particolarmente nota poiché ospitava la più grande moschea della città , la moschea Batal, distrutta nel 1869.
L’attuale conformazione risale tuttavia a dopo la seconda Guerra mondiale, quando vennero demoliti gli antichi edifici, posta la fontana e cambiato il nome in Piazza Marx e Engels. Dal 1998, infine, ha assunto il nome attuale.
Trg Republike copre un’area situata tra il “Gradska kafana”, il cinema “Jadran” ed il Teatro Nazionale. L’attuale conformazione della piazza fu delineata a partire dalla fine del 1800 quando, nel 1868, venne distrutta la Porta Instanbul e l’anno successivo venne costruito il Teatro Nazionale. Dopo alcuni anni di disuso, vennero costruiti dapprima il monumento al principe Mihailo e poi il Museo Nazionale, al posto del famoso ristorante Dardanelli – ritrovo di intellettuali ed artisti dell’epoca. Dopo i bombardamenti della seconda Guerra mondiale infine vennero costruiti la “Agenzia della stampa” ed il “centro internazionale della stampa”.
Dopo tutta questa passeggiata e un pò di torcicollo causato da tanto camminare con il naso all’insù mi aspetta la vivacissima vita notturna di Belgrado, con i suoi colori, la sua musica e la sua rumorosa allegria. La metropoli balcanica offre una vasta gamma di locali, clubs ed intrattenimenti di vario genere, tutti i giorni e per tutta la notte.
Un consiglio su tutti: da non perdere i locali sulle rive della Sava e del Danubio (splavovi) e non dimenticare di fare un giro di sera nel quartiere Skadarlija, dove gli artisti di Belgrado si ritrovavano nel XIX e agli inizi del XX secolo.

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