Trieste e Gorizia: città dalle radici storiche profonde, gemme dell’Impero asburgico, sorelle nel turbinoso ‘900. La prima, orgoglioso pilastro della Corona di Vienna, diventa il perno dei traffici commerciali provenienti dai mari del mondo e diretti nel cuore della Mitteleuropa. La seconda, discreta, timida ed elegante, viene soprannominata la “Nizza austriaca” per l’ambiente sereno e la qualità del riposo. Trieste, ambiente cosmopolita, fatto di genti, culture, religioni e lingue diversissime; Gorizia, stabile intreccio di uomini e donne di lingua italiana, friulana e slovena – cui si unisce il contributo ebraico. Sono città che non conoscono divisioni e confini sino al ‘900, quando il nazionalismo chiede scelte, fedeltà e purezza a comunità miste, “bastarde”. La Prima e la Seconda Guerra Mondiale, il Ventennio fascista, le Foibe, l’Esodo, la Guerra fredda e il rapporto ruvido con la Jugoslavia trasformeranno in modo radicale queste città sino ad allora attive e aperte. Per saperne di più, realizziamo un itinerario che ci porta nel cuore (e tra le grandi bellezze artistiche!) di Trieste e Gorizia e che allarga lo sguardo anche ad altri luoghi preziosi della zona, incorniciati da paesaggi che dal Carso s’immergono nell’Adriatico e nel maestoso Mediterraneo. Nonostante le numerose ferite della Storia, queste città, queste comunità e questi luoghi condividono ancora oggi un prezioso “destino di frontiera”, fatto di abbracci e di intrecci: un’incredibile mescolanza di mondo latino, slavo e germanico nella cultura, nella mentalità, nel vocabolario, nella cucina… Sì, molte ferite dolorose, ma anche molti motivi di unione e condivisione. Ecco a voi Trieste e Gorizia, perle d’Europa.

PROGRAMMA DI VIAGGIO


GIORNO 1 – GIOVEDI’ 10 SETTEMBRE: TRENTO-TRIESTE-MUGGIA
Partenza da Trento alle 6.15 e sosta a Rovereto e a Mestre Stazione FFSS alle 9.00 per la raccolta dei partecipanti. Giungiamo quindi a Trieste e dopo il pranzo libero ci dedichiamo ad una visita ragionata del suo cuore storico. Partiamo dal Colle di San Giusto – simbolo identitario e sede di memorie patriottiche – e attraversiamo il nucleo medievale, attorno al quale si svilupperà la nuova Trieste asburgica. Toccato il vecchio Ghetto ebraico, giungiamo al salotto eclettico di Piazza Unità d’Italia, affacciata sul Golfo, testimone di eventi della grande Storia e della grande politica: dal passaggio del feretro dell’arciduca Francesco Ferdinando assassinato a Sarajevo da Gavrilo Princip, all’annuncio nel 1938 delle Leggi razziali da parte di Benito Mussolini, ai moti di piazza del 1953 per la Triesteitaliana”. Dalla Borsa, punto d’incontro del mondo commerciale e finanziario, tocchiamo poi le sedi di alcune delle principali comunità religiose: la Chiesa cattolica di Sant’Antonio Nuovo, il Tempio serbo ortodosso di San Spiridione, fino alla Chiesa greco ortodossa di San Nicolò; passando poi per il Ponterosso delle venderigole slovene ed il Canal Grande, testimone della grandezza della borghesia mercantile cosmopolita. Pranzo libero. Cena e pernottamento in hotel 4* a Muggia.

GIORNO 2 – VENERDI’ 11 SETTEMBRE: MUGGIA-TRIESTE-MUGGIA
Il nostro itinerario segue il filo tematico del “destino di frontiera”, toccando luoghi di Trieste che danno concretezza a questa espressione e che meritano profonda attenzione: uno tra tutti, l’ex Ospedale psichiatrico, inaugurato nel 1908 nel Parco di San Giacomo. Qui tocchiamo il turbamento di identità di frontiera in una regione di frontiera, che in 40 anni conosce ben 6 diverse bandiere: da quella dell’Impero asburgico a quella dell’Italia repubblicana, passando anche per il Terzo Reich, la nuova Jugoslavia ed il Governo Militare Alleato nel cosiddetto T.L.T. Ma è anche l’occasione per parlare di discipline di frontiera, quali la psicanalisi e la psichiatria, che qui hanno avuto esponenti eminenti nelle figure di Edoardo Weiss e Franco Basaglia. E’ dunque un mattino dedicato alla scoperta di luoghi e dettagli che ci portano nell’anima di questa terra. Dopo il pranzo libero arriviamo in Val Rosandraalle spalle di Trieste, tra mare e Carso. Una splendida passeggiata con una guida naturalistica locale ci fa immergere in un ambiente ricchissimo e ci racconta della vita delle comunità slovena e italiana in questa microregione di confine. Camminiamo lungo il tracciato ciclopedonale panoramico della vecchia linea ferroviaria che dal 1887 al 1959 ha collegato la stazione di Trieste-Campo Marzio a quella di Erpelle – oggi in Slovenia. Scendiamo poi verso l’abitato di Bottazzo (Botac), un tempo sull’orlo dell’abbandono ed ora in via di ripopolamento. Situato a pochi metri dalla linea di confine con la Slovenia, il borgo è attraversato dall’antica via del sale, che ci racconta la storia di Martin Krpan – personaggio leggendario sloveno che contrabbandava sale sulla sua mula – e degli sconfinamenti clandestini nel secondo dopoguerra. Nel 1981, in occasione della prima edizione dell’iniziativa “Odprta meja – Confine aperto”, grazie agli abitanti transfrontalieri questa via ha preso il nome di “Sentiero dell’Amicizia”. Lungo questo sentiero scendiamo poi verso il paese di Bagnoli (Boljunec) ammirando siti archeologici di epoca romana e l’imponente cascata che caratterizza il passaggio tra roccia a flysch e roccia calcarea. Cena e pernottamento in hotel 4* a Muggia.

NOTA: La camminata pomeridiana si svolge in discesa e non presenta particolari difficoltà. Si richiede di portare con sé cappello, crema solare e acqua e di indossare scarpe comode da ginnastica. Chi non desiderasse partecipare potrà rimanere autonomamente nel centro di Basovizza, da cui è facilmente raggiungibile a piedi anche la nota Foiba di Basovizza

GIORNO 3 – SABATO 12 SETTEMBRE: MUGGIA-VAL ROSANDRA-GORIZIA
La nostra giornata riparte da Muggia – lembo d’Istria italiana – e più precisamente presso il confine di Stato di Lazzaretto-Lazaret. Da questo punto – che un tempo divideva Italia e Jugoslavia, mentre oggi il dirimpettaio è la Slovenia – esploriamo i dintorni e ragioniamo sulla definizione del confine nel 1954, sul piccolo Esodo dei Muggesani, sul controllo dei cosiddetti “graničari” (poliziotti di confine) jugoslavi e sulla scomparsa del confine stesso in tempi recenti. Percorsa la strada provinciale 14 che costeggia il Golfo di Trieste, ci fermiamo nel centro storico di Muggia dove – in compagnia del nostro accompagnatore molto speciale – passeggiamo nel cuore di questo borgo fedele alla Serenissima, così vicino alla Trieste asburgica. Dopo il pranzo libero passiamo nell’Istria slovena per una passeggiata a Capodistria (Koper). Protesa sul mare e segnata da architetture, calli e campielli d’impronta veneziana, Capodistria è una delle perle della lunga collana di città venete dell’Adriatico orientale che da Muggia corre giù sino a Montenegro, Albania e Grecia. In questo centro a soli 10 km da Trieste – da cui è divisa da un confine politico – vivono diverse comunità ex-jugoslave, frutto dello sviluppo del porto e dell’industria negli anni del Socialismo, così come una comunità di Italiani autoctoni, che affonda le sue radici nei secoli passati. Partiamo infine per Gorizia, per cena e pernottamento in hotel 3*.

GIORNO 4 – DOMENICA 13 SETTEMBRE: GORIZIA-NOVA GORICA-TRENTO
La nosta mattina si snoda tra Gorizia – la “Nizza austriaca” del periodo asburgico e la “città maledetta” della Prima Guerra Mondiale – e Nova Gorica, fondata dalla Jugoslavia in opposizione al vecchio nucleo urbano: se il Trattato di Pace del 1947 non assegnava Gorizia a Tito, la Jugoslavia ne avrebbe costruita una propria, nuova e “migliore perché socialista”. Dopo aver attraversato il centro storico e aver misurato l’italianità di una città che per secoli aveva invece sperimentato una mescolanza di genti e di lingue, camminiamo in bilico lungo la linea di confine – dove un tempo passava la Cortina di Ferro – osservandone le stravaganze, ascoltando storie e puntando l’attenzione sul particolarissimo Museo del Contrabbando e su Piazza della Transalpina, simbolo zoppicante della caduta del confine tra le due città. Passato il confine di Stato incrociamo infine la strana storia e lo speciale presente di Nova Gorica, città dall’architettura e dall’urbanistica del tutto particolari. Tocchiamo così le ragioni, i modi e le forme della realizzazione di questo progetto, ma anche  l’evoluzione della comunità locale e del suo stile di vita. Dopo il pranzo libero, ripartiamo nel pomeriggio per l’Italia, con sosta a Mestre per la discesa dei partecipanti ed arrivo a Rovereto e Trento in serata.


NOTA: Il programma può essere soggetto a variazioni, sia prima che durante il viaggio, per ragioni sanitarie, in base alle condizioni climatiche, alle regole e alle indicazioni di qualunque genere imposte dalle autorità, alle condizioni della circolazione stradale e dei mezzi di trasporto utilizzati, alle regole di accesso imposte dai siti di visita, alle festività, alle esigenze dei viaggiatori e delle strutture che ospitano il gruppo di viaggiatori e per sopravvenuta indisponibilità di uno o più guide e partner.

Date le specifiche limitazioni dovute alla recente pandemia è possibile che vengano poste regole o divieti in conseguenza delle quali l’agenzia si riserva di valutare la soluzione più opportuna.

 


QUOTA DI PARTECIPAZIONE


MINIMO 15 PARTECIPANTI: € 545

SUPPLEMENTO STANZA SINGOLA: € 90

Iscrizione annuale all’Associazione Viaggiare i Balcani da saldare in viaggio: € 10


La quota di partecipazione COMPRENDE:

  • Viaggio in minibus riservato
  • Presenza di un mediatore culturale, membro dell’associazione Viaggiare i Balcani
  • Guide locali: Trieste x2, Val Rosandra, Muggia, Gorizia-Nova Gorica
  • Ingressi: Museo del Contrabbando
  • Cene dal giorno 1 al giorno 3 (bevande escluse)
  • Pernottamento e colazione in hotel 3*e 4*. Su richiesta, possibilità di abbinamento in stanza.
  • Assicurazione medico, bagaglio e annullamento

La quota di partecipazione NON COMPRENDE: Pranzi # Bevande a cena # Extra personali # Tutto quanto non specificato ne “La quota di partecipazione comprende”.


ATTENZIONE! E’ richiesto ai partecipanti di segnalare ogni eventuale intolleranza, allergia ed esigenza collegate al cibo, nonché ogni eventuale patologia medica, che possano rilevare nel corso dello svolgimento del viaggio. L’organizzazione non è responsabile per segnalazioni non effettuate dagli interessati.


DOCUMENTI DI VIAGGIO NECESSARI: carta d’identità in corso di validità senza rinnovo con timbro o in alternativa passaporto in corso di validità.


Iscrizioni sino ad esaurimento posti

Acconto di € 150 da versare all’atto dell’iscrizione. Saldo entro il 25.08.2020.

Se il numero minimo non verrà raggiunto 20 giorni prima della partenza

il viaggio verrà annullato e l’acconto versato interamente restituito


INFORMAZIONI ED ADESIONI

Per informazioni ed iscrizioni presso l’AGENZIA VIAGGI ETLI

Sig. DANIELE BILOTTA – 0464-43.15.07 (ore 9.00-15.00)

daniele.bilotta@viaggiareibalcani.net

indicando in oggetto “Trieste-Gorizia, Destini di Frontiera 12.1.2”

Per informazioni è possibile contattare

Sig. LEONARDO BARATTIN – 328.19.39.823

membro dell’associazione Viaggiare i Balcani e curatore dell’itinerario


ORGANIZZAZIONE TECNICA
Agenzia Viaggi ETLI-TN, Soc. Coop Rovereto – Corso Rosmini, 82\A 38068 Rovereto (Tn)
N. Reg. A157038 – Compagnia assicurativa: UNIPOL / Num. Polizza: 1949 65 50623055

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