La costruzione di questa ferrovia è stata iniziata dagli austriaci nel 1916, mentre la Serbia era sotto la loro occupazione. Dopo quasi un decennio di lavori e’ diventata una meraviglia architettonica, ed e’ rimasta fino ad oggi. La ragione per questo e’ la soluzione con quale fu superata la differenza d’altitudine di 300 metri tra Mokra Gora e Sargan. Questo era così complicato che gli austriaci avevano promesso la libertà all’ ingegnere, condannato al carcere a vita, se avesse risolto il problema.
I due gruppi dei lavoratori che scavavano la galleria di Sargan su entrambi i lati non si sono incontrati al centro però, e ciò è stato il motivo per cui l’ingegnere si e’ suicidato. Uno dei suoi colleghi ha notato l’errore tra i calcoli dell’ ingegnere e ha ripreso con i lavori. Nonostante questo, neanche stavolta la ferrovia e’ stata finita, a causa della frana che si è abbattuta sotto la collina di Budim, imprigionando sotto terra dei prigionieri russi che scavavano. Per tale motivo i lavori sono fermati dopo solo nove chilometri di ferrovia, e questo luogo ancora oggi simbolicamente si chiama il Nono chilometro.

La costruzione è ripresa 1912. e l’impresa e’ stata assegnata alla compagnia “Fenix”, ma siccome le spese erano troppo alte il lavoro finale e’ stato completato dallo stato. Questa linea e’ nominata “osmica” (che vuol dire “l’otto”), perché fa giro a forma di “8”.
Il treno ha viaggiato su questa linea esattamente per 49 anni e 25 giorni sul tratto ferroviario Belgrado-Uzice-Visegrad-Dubrovnik. La linea e’ stata cancellata 28. febbraio 1974. perché gli esperti l’hanno considerata non conveniente.
Ventiquattro anni dopo, su iniziativa degli abitanti di questa regione e il consenso delle Ferrovie dello stato di Serbia, e’ iniziata la ricostruzione della ferrovia. Dal museo di Pozega e’ stato portato il vecchio treno a vapore, cosiddetto “Ciro” come gente lo chiamava, e un anno più tardi, dopo il restauro di un tratto di 15,5 km, il treno e’ partito di nuovo.
Ora rappresenta una attrazione turistica nella parte occidentale della Serbia, che ogni anno vanta gran numero di visitatori che rivivono un viaggio del passato.

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