Adriatico Mediterraneo Festival è qualcosa di più di una manifestazione artistica. E’ una questione di identità culturale del nostro territorio e della sua città capoluogo, Ancona.
Perché il Festival è parte di un progetto culturale, di spessore internazionale, che vuole contribuire a disegnare nuovi scenari di integrazione e coesione, attraverso il dialogo tra i Paesi del bacino Adriatico-Mediterraneo e dell’Area Balcanica.
L’idea è quella di un confronto e scambio culturale “diffuso”, che sappia rappresentare una pluralità di espressioni artistiche, ma che, soprattutto, sia in grado di realizzare e rafforzare reti territoriali di cooperazione culturale, In un mondo in continuo movimento, nel quale il rapporto con l’altro rappresenta la capacità di esprimere una democrazia sociale e solidale, la cultura riveste un ruolo fondamentale. E’ uno straordinario strumento di comprensione e di inclusione sociale.
Un progetto che sottolinei il ruolo di primo piano della regione Marche (e del suo capoluogo) nello stabilire nuovi e profondi legami di pace e sviluppo tra le comunità, nell’ambito di quell’Euroregione Adriatica alla cui creazione la nostra regione collabora in maniera significativa.
Il richiamo all’Adriatico e al Mediterraneo è l’elemento qualificante del progetto.
Il Mediterraneo può essere pensato come un “grande spazio”, una risorsa strategica e un luogo di cooperazione privilegiato, che riguarda anche quei Paesi, come quelli dell’Area Balcanica, che, storicamente, si relazionano con questo mare.
Non esiste una sola cultura mediterranea: ce ne sono molte in seno ad un solo Mediterraneo.
L’idea è anche quella di un ponte tra il vecchio continente ed il futuro che sta a Sud e ad Oriente.
L’Adriatico e il Mediterraneo, mari che nella loro storia, hanno consentito l’incontro, non sempre facile, di differenti culture: cristianesimo cattolico ed ortodosso, islam ed ebraismo.
Mari che ci uniscono e non ci dividono. E che aiutano il processo di integrazione europea.
Tutto questo con l’ambizione e la convinzione di poter promuovere la cultura e la cooperazione internazionale in modo nuovo, dando la possibilità alla nostra regione di rafforzare le relazioni territoriali e la sua dimensione internazionale e solidale.
Il programma del festival

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