Parco Nazionale Durmitor
Il Durmitor è un massiccio montuoso delle Alpi Dinariche, nel Montenegro settentrionale. Il picco Bobotov Kuk, il più alto del gruppo, raggiunge i 2.522 m s.l.m. e rappresenta la massima elevazione dell’intero Montenegro. Il massiccio del Durmitor è inserito dal 1952 in un parco nazionale.
L’area del Durmitor è fortemente caratterizzata da processi di erosione di natura carsica, glaciale e fluviale.
Il termine Durmitor deriva probabilmente dalle lingue romanze di area balcanica (si ipotizza la lingua morlacca o comunque un dialetto valacco o romeno)[1] e significa dormitorio, forse inteso come area di riposo per i pastori. Ci sono montagne che presentano nomi simili nei Balcani occidentali, come Visitor (visƒÉtor > “sognante”) e Cipitor (a≈£ipitor > “dormiente”)

Parco nazionale del Durmitor è stato istituito nel 1952 e include il massiccio del Durmitor, i canyon dei fiumi Tara, Sušica e Draga e la parte più elevata della valle creata dal fiume Komarnica, estendendosi per 390 km¬≤.
Nel 1977 l’area e la gola percorsa del fiume Tara sono state inserite nelle aree di riserva biologica dell’UNESCO, mentre nel 1980 il Durmitor e il fiume Tara sono stati inclusi nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.
Il canyon percorso dal fiume Tara è lungo 80 km e profondo 1.300 m ed è il maggiore dell’Europa, posizionandosi secondo nel mondo dopo quello del Grand Canyon nel Colorado (USA).
L’area del massiccio del Durmitor conta ben 18 laghi glaciali, essendo quest’area un tempo ricoperta da ampi ghiacciai. Il maggiore e sicuramente più noto è il “lago nero” (Crno jezero) situato ad un altitudine di 1450 m s.l.m, alle pendici del Vhr Meƒëed (“Picco dell’Orso”).

I diversi laghi della zona del Durmitor vengono definiti “occhi della montagna” (Gorske oći) e sono connessi fra loro da numerosi sentieri; oltre al Crno jezero i principali sono: Zmijinje, Barno, Riblje, Vrazje, Modro.
Tutelata dall’Unesco è anche la foresta di Crna Poda, un’importante foresta, l’unica vergine in Europa, di pini neri (Pinus nigra), con piante e tronchi alti più di 50 metri e resistenti a lungo nel tempo.
Il massiccio del Durmitor è il centro del turismo montano montenegrino. La cittadina di ≈Ωabljak, alle pendici del monte e situata ad una altezza di 1465 m s.l.m. è una delle principali stazioni turistiche invernali dei Balcani occidentali.
In inverno le principali attività praticate sul Monte Durmitor sono lo sci e lo snowboard. In estate possono invece essere praticati l’alpinismo, l’escursionismo, il parapendio, il ciclismo, nonché il rafting lungo le ampie gole dei fiumi che scendono dal massiccio.
Il parco nazionale del Monte Lovćen
Il Monte Lovćen (in serbo –õ–æ–≤—õ–µ–Ω) è una montagna del Montenegro sud-occidentale. L’area centrale e più elevata del massiccio costituisce uno dei quattro parchi nazionali del Montenegro.
Il Monte Lovćen si innalza nell’entroterra montenegrino, a poca distanza delle Bocche di Càttaro (Boka Kotorska) e dal Mar Adriatico. Il massiccio montuoso presenta due picchi distinti, ≈†tirovnik (1.749 m s.l.m.) e Jezerski vrh (1.657 m).
I pendii della montagna si presentano aspri, sassosi e caratterizzati da numerose fessure, cavità e profonde depressioni. Trovandosi a cavallo tra due ambienti naturali diversi, la costa adriatica e il montagnoso entroterra montenegrino, il Monte Lovćen presenta un clima particolare, influenzato sia dai miti influssi della costa sia dal carattere più rigido del clima interno.
Dalla sommità del monte si possono osservare le Bocche di Cattaro, il Mar Adriatico, il lago di Scutari e il massiccio del monte Durmitor. Secondo alcuni nelle giornate di sole si può anche scorgere, al di là dell’Adriatico, l’Italia.
Il parco nazionale del Monte Lovćen è stato costituito nel 1954 ed ha un’estensione di 62,2 km¬≤. L’area protetta presenta 1158 specie vegetali, delle quali 4 sono endemiche.
Oltre alle bellezze naturali, il Monte Lovćen è particolarmente importante per il patrimonio culturale incluso nei suoi confini. Il territorio del massiccio si caratterizza per numerose costruzioni tradizionali inserite in un pregiato ambiente naturale, come i katuni, le capanne estive dei pastori-guerrieri montenegrini.
La storica strada a serpentine, famosa per la bellezza dei panorami (in particolare sulle Bocche di Cattaro), che da Cattaro risale i versanti del monte Lovćen è costituita da una lunga serie di tornanti, complessivamente 32. Dentro il parco nazionale si trova inoltre il villaggio di Njeguši, con la casa natale dell’antica famiglia reale montenegrina, i Petrović-Njegoš. Questo nucleo abitativo conserva i caratteri tradizionali dell’architettura montenegrina, in particolare le antiche abitazioni in pietra.
Sulla sommità del Jezerski vrh è stato edificato il mausoleo del poeta e principe vescovo (vladika) Petar II Petrović Njegoš (1813-1851), una delle figure più importanti della storia e della cultura montenegrina. Alla sua morte, Petar venne sepolto per sua volontà in una piccola cappella sulla sommità del Monte Lovćen, nel luogo dove tra il 1951 (a cent’anni della sua scomparsa) e il 1974 venne costruito l’imponente mausoleo in granito, una sorta di “sacro altare” per i Montenegrini.
Per queste ragioni, il Monte Lovćen rappresenta uno dei simboli della nazione montenegrina.
Il parco nazionale Biogradska gora (I boschi di Biograd)
Nel 1872 il re montenegrino Nikola si rese conto che Biogradska gora (i boschi di Biograd) erano un immenso patrimonio ecologico per le generazioni future e decise di proteggerli mediante una legge.
Si tratta di una delle ultime tre foreste vergini rimaste in Europa, caratterizzate dalla tipica vegetazione lussureggiante. Il Parco Nazionale comprende 5400 ha della parte centrale del Monte Bjelasica, tra il fiume Tara e il Lim. L’80% di quest’area è coperta dai boschi. Molti alberi hanno più di 500 anni. Ci sono 26 ecosistemi vegetali, 86 tipi di alberi e oltre 220 piante varie. Gli alberi secolari sono alti 40-50 m. Ci sono tipici alberi di montagna: la quercia, l’acero, il faggio, l’abete, ecc. Gli amanti del birdwatching e gli ornitologi possono ammirare stormi di aquile e di altri 150 uccelli. I boschi di Biograd ospitano anche orsi, lupi, cervi, volpi, ecc. Ci sono oltre 350 specie di insetti.
L’intensa attività glaciale ha modellato varie formazioni geomorfologiche, come le valli fluviali e le vette montane, alcune alte più di 2000 m. Il lago più famoso e più grande dell’area è Bigradsko jezero, situato nel cuore del parco, a 1094 m sul livello del mare.
Biogradska gora attira non solo gli esploratori ma anche numerosi visitatori. Fai un respiro profondo e immergiti in questo ambiente naturale unico!
Il Parco nazionale Lago di Scutari
Il lago di Scutari, (in albanese: Liqeni i Shkodr√´s, in serbo: Skadarsko Jezero / –°–∫–∞–¥–∞—Ä—Å–∫–æ —ò–µ–∑–µ—Ä–æ) è il più grande lago della penisola balcanica.
Il lago è così chiamato in quanto sull’estremo sud-orientale si trova la città di Scutari (Shkodra, in serbo Skadar). Il lago è situato al confine fra l’Albania e il Montenegro, alla prima appartengono circa i 2/3 della superficie.
A sud-ovest una catena montuosa che raggiunge i 1.600 m (Rumija) lo separa dal mare Adriatico dal quale dista soli 20 km.
Il lago occupa una depressione carsica e ha un livello di profondità assai variabile (dai 6 ai 60 m., con una media di 44 m.); anche la superficie complessiva cambia a seconda del ciclo stagionale (il fatto non è dovuto tanto all’evaporazione quanto all’apporto più o meno consistente delle fonti sotterranee di alimentazione).
La superficie è stimata tra i 370 e 450 kmq. Immissario è il fiume Moraća, emissario il Boiana.
Fonte:
http://it.wikipedia.org/wiki/Montenegro

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