A Tulcea prendiamo il traghetto per il delta del Danubio: destinazione Sulina, dove le acque di fiume e Mar Nero si mescolano

L’enorme convoglio in ferro bianco e azzurro approda tuonando nella calma mattutina del porto, sferraglia all’attracco, strofina tra di loro pesanti copertoni di camion ridotti a semi poltiglia ed infine un addetto ai lavori riesce ad intrappolare l’enorme massa con un semplice cappio d’accaio dietro a paletto di ferro, ripetuto tre volte. Saliamo assieme a centinaia di persone. Si muove e scorre poi lento e pesante tra sbuffi d’acqua bianca ed ondate maestose che si infrangono sulle due rive del Danubio. Dove la riserva naturale è già cominciata e si allungano a perdita d’occhio piccoli boschi, salici piangenti, pioppi, bovini bradi, cormorani, fenicotteri, canali, laghetti e staghi.

A Sulina, dopo aver rivisto l’enorme traghetto di ferro attraccare con rumore e fatica, ritroviamo il piccolo faro e la spiaggia sul Mar Nero.

Le acque sono dolciastre, abbastanza fredde, colorate di verde. La spiaggia è ricca di piccole conchiglie bianche che si trovano anche in cocci nascoste sotto la sabbia. Le decine di piccole e minuscole meduse in acqua ci spaventano ma non ci scoraggiano dal fare il bagno; la salinita’ dell’acqua qui è bassissima, colpa del Danubio ovviamente, le acque che escono dal delta si mescolano nei primi chilometri di mare creando correnti interne di acqua dolce/salata, calda/fredda: questo crea piccole correnti e movimenti inaspettati delle acque; in alcuni punti del lungo bagnasciuga è vietato fare il bagno.


Foto © Samuel Bregolin.

Imbarcazioni commerciali di tutti i tipi si fermano al piccolo porto doganale, passeggiando lungo la banchina attiriamo l’attenzione di un gruppo di marinai siriani che ci invita a bordo per bere un te’: viaggeranno fino a Braila domani mattina a caricare bovini e pecore rumene che verranno poi vendute in Libano, Russia, Turchia, Tunisia, Romania e Bulgaria; è così che scopriamo che il delta del Danubio pur essendo riserva naturale è utilizzato come mezzo di trasporto per imbarcazioni mercantili.

Vorremmo restare con loro, ma la piccola spiaggia dove vogliamo andare a dormire è lontana un paio di chilometri: che dobbiamo fare a piedi.

Domani mattina di buon ora lo stesso sferragliante traghetto ci riporterà verso la città e da lì prenderemo in direzione di Bucuresti: la capitale.

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