Tratto da www.bulgaria-italia.com
Le vette imponenti della montagna Stara Planina sembrano inaccessibili – cinte di corone d’argento, esse si stagliano alte nell’infinito azzurro del cielo e prime prendono fuoco al bacio vermiglio dell’aurora. Dalle vette scendono i ruscelli schiumosi che portano alle valli ubertà e bellezza. Le pieghe viola dei poderosi crinali del monte si susseguono nella lontananza, fino all’orizzonte, e sbarrano la via ai venti. Perciò il sole splende sempre blando e sorridente su questa terra benedetta.
Il genio della natura ha operato con tutta la sua maestria, ha scelto i più bei colori della sua ricca tavolozza per creare la Valle delle Rose, unica per bellezza e opulenza, fragrante come un giardino del paradiso.
Ogni primavera, nel mese di maggio, quando la cima di Triglav è ancora coperta di neve, a valle fioriscono le rose. Come se il mondo si trasformasse in un mare di rose. Vi siete mai svegliati dal bisbiglio di milioni di rose che aprono i bocci per salutare il sole che spunta? Chi capita nella Valle in quel periodo, non dimentica mai i momenti d’incanto da lui vissuti.
Venite nel regno delle rose nel giorno della solenne Festa della rosa. La raccolta dei fiori fragranti era tradizionalmente accompagnata da canti. Anche oggi la raccolta avviene al canto allegro delle raccoglitrici – snelle fanciulle dagli occhi neri, che indossano costumi nazionali.
L’essenza di rosa prodotta in Bulgaria è ricercata in tutto il mondo. Fu all’inizio del XVIII secolo che il rosaio era stato piantato in questa valle, portato dalle plaghe dell’Asia Anteriore, come se fosse un verso di poesia, venuto dalla lontana Persia a rincuorare i bulgari, soggetti allora agli ottomani.
Se vi inoltrerete in quella bellezza sfrenata di fiori bianchi, rosa e rossi, sentirete nell’aria il dolce odore di rosa frammisto a quello di menta e di lavanda.
Queste colture sono la ricchezza della Valle delle Rose. Quando l’avrete lasciata, porterete con voi il ricordo della cordialità degli abitanti. Essi hanno costruito con marcato senso di armonia e amore per la patria i loro insediamenti – le vecchie città risorgimentali di Sopot, Karlovo, Kalofer, Kazanlak. Lungo il vostro itinerario vi accoglieranno anche molti lindi villaggi i cui muretti bianchi ricordano fazzoletti sventolati in segno di commiato.
Oggi nella Valle delle Rose si snodano i nastri argentei delle strade asfaltate. Quando avrete disceso le serpentine ripide di Klisura, vi accoglierà il villaggio di Rosino. Là potrete vedere in azione antiche distillerie per l’essenza di rosa con i lambicchi patinati dal tempo.
Nella città di Sopot troverete il clima romantico del Risorgimento. Le antiche case, i cortili con arbusti di bosso, i viottoli, ai lati dei quali scorrono limpidi ruscelletti, conservano tuttora l’atmosfera del secolo scorso. Sopot è la città natia di Ivan Vazov, ilpadre della letteratura contemporanea bulgara.
D’un simile aspetto architettonico è anche la cittadina di Karlovo, sulla strada dopo Sopot. E’ il luogo natio di Vassil Levski (1837-1873), il teorico e l’organizzatore pratico delle rivoluzione nazionale bulgara contro l’Impero ottomano. Nei cortili ci sono belle fontane di pietra da cui sgorga limpida acqua montana. Il chioccolio dei getti dai becchi di rame racconta del passato, quando per le vie passavano le carovane dei grossi commercianti bulgari, dirette verso l’Asia Minore o verso l’Europa. Ora di loro si conservano il ricordo e le case che hanno un proprio nome – Casa di Zoe, il Cortile Bianco, il Cortile Azzurro… Le case sono site in fondo dei vasti cortili come tanti vegliardi che, seduti uno accanto all’altro, fissano i secoli con l’occhio impassibile. Sopot è nota anche con la varietà d’uva “Misket”.
Tra le pieghe montane è ubicata la città di Kalofer, sotto I’innevata vetta di Botev, la più alta della catena montuosa di Stara Planina.
A Kalofer nacque Hristo Botev (1848-1876), il rivoluzionario titanico che incarnò il genio poetico e lo slancio della rivolta del popolo bulgaro.
Al centro della favolosa Valle delle Rose brilla la città principale del regno della rosa – la città di Kazanlak. Le prime rose oleifere sbocciarono nei pressi di questa città. È la sede dell’Istituto per la rosa e le piante eterico-oleifere, unico nei Balcani.
La vicina tomba tracia della fine del IV secolo prima dell’Era volgare desta la meraviglia dei visitatori con i vari colori delle scene, di cui sono affrescate le pareti, che rappresentano fatti della vita quotidiana e fatti di guerra. La fattura è magnifica e audace. L’antico pittore ha lavorato con un profondo sentimento e conoscenza della vita. La tomba tracia di Kazanlak è un capolavoro dell’arte ellenistica.
Alle falde della montagna Stara Planina luccicano le cupole dorate del tempio-monumento del villaggio di Scipka, eretto alla memoria dei soldati russi caduti per la liberazione della Bulgaria dal giogo ottomano. Sulla sovrastante vetta di Stoletov, dove si sono svolti combattimenti sanguinosi, s’erge nel cielo il maestoso Monumento alla libertà.
Da Kazanlak la strada scende verso il mare. Voi abbandonerete la Valle delle Rose senza mai dimenticare le impressioni che ha suscitato in voi questa valle di fama mondiale.

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