Il Danubio rimane a fare da sfondo al risveglio: le Porte di Ferro (il limes dell’Impero Romano) sono lì a due passi, con tutta la loro imponenza e lo spettacolo è uno dei più belli ed imponenti di tutto il viaggio. Il tempo per un rifornimento e qualche ultimo scatto e si prende la via dell’interno.

Per il resto della mattinata si viaggia quasi in solitudine – incontreremo solo pochissime auto – lungo strade dal fondo un po’ dissestato ma dall’andatura dolce e piacevole: un simpatico Sali-scendi dove il serpentone colorato dei cinquini fa un bellissimo effetto visivo.

La meta per la sosta pranzo è una delle località più suggestive di tutta la regione: ‘Rajačke pimnice’. Si tratta di un sito di rilevanza culturale nazionale per il fatto che costituisce un insieme di edifici costruiti in legno e pietra secondo uno stile locale, allo scopo di ospitare altrettante cantine. “Qui non ci vive nessuno” ci racconta Miroslav, l’unico imprenditore della zona che ha decisiso di restaurare uno di questi edifici e renderlo agibile come ‘bes ad breakfast’ per i turisti “però i produttori locali continuano ad usarle come cantine e aprirle agli ospiti per le degustazioni”. In effetti, il fascino che emana questo posto, arroccato a mezza costa e con una bellissima vista sulle montagne della Bulgaria, è davvero unico. Così come il menù a base di prodotti locali che Miroslav ci ha preparato. La sosta dura infatti un’ora più del previsto e ce ne andiamo a malincuore.

Ci aspetta un altro bel tratto di saliscendi tra le alture della Serbia nord-orientale che ci regalano dei paesaggi bellissimi e incontaminati.

All’arrivo a Zajcer ci attende una piacevolissima sorpresa: il Sindaco e la locale Azienda di Promozione Turistica hanno preparato una festa nella piazza del municipio per noi! Non facciamo a tempo a parcheggiare i cinquini che vengono immediatamente presi d’assalto dai una schiera di bambini incuriositi dalle nostre macchine: ed è subito una grande festa! La banda suona ritmi balcanici e la gente si accalca per fare una foto ricordo. Non perdiamo l’occasione per offrire un buon caffè italiano fatto con una piccola macchinetta da bar collegata con la batteria della macchina: grazie a Lucaffè – che ci fornito del kit – un simpatico aroma si sprigiona dal cofano della 500 di Giorgio e una lunga fila si forma immediatamente di fronte all’improvvisato bar!

Siamo presi letteralmente d’assalto dai media che ormai ci seguono dovunque: radio e televisioni si contendono i partecipanti per le interviste più originali: “Ho deciso di organizzare il Tour della Serbia” dice Giorgio ai microfoni di Pink TV (un’emittente nazionale molto seguita dai giovani) “perché dal primo momento in cui ho guidato la mia 500 per le strade di Belgrado ho visto molta gente sorridere: è un simpatico modo per i partecipanti di visitare il paese, ad un’andatura che permette di godere di ciò che si vede in ogni istante”.

La giornata si conclude al ristorante ‘Varoš’ dove siamo ospiti della municipalità per una degustazione di formaggi e carni locali, ovviamente innaffiate da buon vino!

 

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