NEL BIANCO

Margherite,
sotto il grigio cielo
tremante
il vento tra le fronde
canta,
spira tra i gambi
leggeri.
Dura pietra vi sorregge,
vi cullan le montagne,
vi bacia la brezza balcanica.

Margherite,
bianche lapidi del tempo,
sepolti figli di guerra
sotto il tuo petalo
eterno
dormono.

Margherite,
chiare sulla nera terra
insanguinata,
gemme
di sospiri passati e nascosti,
sinfonia dolce
che vibra,
non dimentica ma cresce.

Tu, margherita,
incisa di lettere
esotiche, arabesque di curve
celano un nome,
il tuo.

Chi sei? Da dove vieni? Qual è la tua storia?
Perché proprio tu, margherita,
mi fai indugiare e arrestare il passo?
Uguale alle altre, simile, diversa
tu sei.

Dall’alto, margherite, vi contemplo,
cerco
ma non trovo
mentre la brezza scivola via.

Ma eccoti, raggio di spirito,
le braccia incrociate,
solo, isolato.
Le margherite ti accolgono,
osservano, cantano
con te.

Ricorda, dura terra
custode del corpo,
trampolino dell’anima.
Srebrenica ha gridato,
adesso
intona la sua litania,
la leva al cielo,
vive.

LYDIA FALSITTA (5G)

SPECCHIO DEL FIUME

Scuro castano,
fangoso fondo di terra
desolata,
dimenticato luogo del mondo.
Bellezza mutilata,
stuprata, gelido vento,
tetro ricordo del male.

Azzurro,
chiaro riflesso del cielo
innocente,
velato desiderio, cenere,
illusione di pace.

Verde,
melodia di speranza
cullata,
ricordo lontano, sbiadito vagito.
Ninna nanna, madre
bambina, ingenua voce
del cuore che batte.

Fiume
che scorre
delicato, lento
insieme si impenna in cascata.

LYDIA FALSITTA

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