Il turismo ecologico
La strada che collega Bihac con Jaice percorre uno straordinario altipiano. E’ il Grmec, un enorme pascolo circondato da boschi, una natura straordinaria, quand’anche teatro di scontri durissimi nell’ultima guerra: nel 1996 non c’era paese o villaggio che non fossero completamente distrutti.
Ora solo in parte sono ricostruiti e l’impressione è che il ritorno sia di là da venire. Questo vale anche per Sanica, un paesino che un tempo contava oltre dieci mila abitanti: oggi ne conto tremila. Un tempo il paese contava una forte tradizione turistica, anche perché qui ci sono le sorgenti del fiume Sana, percorre le valli vicine, passa per Prijedor e si getta nella Una a Novi Grad (o Bosanski Novi come si chiamava prima della guerra. La zona era anche molto conosciuta per le sue caverne.
Un luogo adatto per il turismo ecologico ed è questo l’obiettivo di Serdo, che ha frequentato il corso di formazione per il turismo responsabile in Italia che Abbiamo organizzato nel 2003.

La Stari grad (città vecchia) di Jaice. Città da cui nacque il movimento di resistenza antinazista (Avnoj) durante la seconda guerra mondiale
Zelenkovac

Zelenkovac è vicino a Mrkonji√¶ Grad, un luogo dove si vive la natura. Tutto costruito in legno, circondato dall’acqua della Sana, sembra un piccolo paradiso. Boro, scrittore e pittore, ha cominciato a vivere qui nel 1987, in un vecchio mulino. A Zelenkovac possono stare 30 persone nei bungalow, ma si può anche fare campeggio. In estate, dal primo all’8 agosto, si tiene a Zelenkovac il Festival Jazz : vi partecipano una quarantina di jazz band e centinaia di visitatori. A Zelenkovac ci sono: la galleria d’arte, un gustoso ristorante a buon prezzo, l’acqua pura del fiume che passa attraverso le case Boro vi parla dei miti e delle leggende locali.

Referenti:
Serdo Harambasic, Sanica
harakiri_50@hotmail.com

Condividi su

Ti potrebbe piacere: