PROGETTO “MEMORIE ATTIVE”

Sarajevo 1992-1996. L’assedio più lungo

4 INIZIATIVE CULTURALI, 1 GIORNATA INTERA
Sabato 18 marzo 2023

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Viaggiare i Balcani ha il piacere di proporvi Sarajevo 1992-1996. L’assedio più lungo, la visita guidata alla straordinaria mostra di immagini scattate dal fotogiornalista Mario Boccia durante la sua lunga permanenza nella Sarajevo assediata. L’evento, la cui realizzazione è a cura degli amici del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e di Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa, rappresenta un momento davvero importante nella riflessione e nella presa di coscienza di ciò che è accaduto all’inizio degli anni ‘90 a questa città multiculturale.

Nella proposta formulata da Viaggiare i Balcani la visita si associa e si allarga ad ulteriori attività, che arricchiscono in modo consistente la giornata: si va così da un intervento in collegamento dello stesso Mario Boccia, ad un incontro dal vivo con un ex militare per trattare aspetti che riguardano l’assedio di Sarajevo, ad una visita condotta da un esperto del museo focalizzata sul tema del coinvolgimento dei civili nei conflitti.

Sarajevo 1992-1996. L’assedio più lungo

Per un maggiore dettaglio e per meglio comprendere il senso profondo dell’iniziativa, Sarajevo 1992-1996. L’assedio più lungo, lasciamo la “parola” all’introduzione pubblicata sul sito del museo.

“Le immagini in mostra sono state scattate a Sarajevo tra il 1992 ed il 1996, nei lunghi giorni dell’assedio e nei mesi immediatamente successivi. Nel suo lavoro di fotogiornalista, Mario Boccia non ha mai voluto forzare le immagini. Ha scelto di lavorare sulla resistenza civile della città, cercando di raccontare il dramma senza mostrare il sangue. Come ha detto Benjamina Karić, sindaca di Sarajevo, bambina durante l’assedio, Boccia ha “fotografato la vita, non solo la guerra”.

Il Museo Storico Italiano della Guerra e Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa hanno scelto di aprire una finestra su una guerra lacerante e vicina nel tempo, quella nell’ex Jugoslavia, che grazie al vivido racconto fotografico di Boccia diventa uno squarcio sul presente.

A Sarajevo, da giornalista, ha goduto dell’ospitalità di tanti suoi cittadini. È stato testimone della loro determinazione nel difendere i valori di un’identità molteplice, costruita in secoli di vita in comune. Il legame con la città e con alcuni di loro è ancora oggi fortissimo.

Boccia ha scelto di fotografare gli assediati, ma anche gli assedianti, attraversando spesso le linee del fronte, nella convinzione che “identificarsi con le vittime è facile e rassicurante, ma può essere ipocrita. Al contrario, mostrare quante affinità possono esserci con i cattivi è necessario per capire come il fanatismo ideologico e la guerra riescano a stravolgere valori umani elementari. Riflettere su questo, ci aiuta a produrre i necessari anticorpi”.

La mostra offre una lucida analisi dell’impatto della guerra su persone, società e cultura e offre uno strumento per sviluppare una coscienza critica rispetto alla storia dei conflitti.

Il Museo della Guerra da alcuni anni ha allargato la propria attenzione anche alla seconda metà del Novecento, con iniziative espositive e culturali che affrontano fenomeni complessi, proponendosi come un luogo aperto al pubblico per interpretare e decodificare i conflitti. Da anni collabora con Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa proponendo alle scuole percorsi relativi ai conflitti nell’area balcanica e nei paesi del Mediterraneo, sulla nascita dell’Unione Europea e sui valori sui quali essa si fonda.

La scelta di curare questa mostra fotografica dedicata all’assedio di Sarajevo nasce dunque dalla volontà di raccontare un conflitto recente, abbracciando una funzione del museo che è anche quella di luogo di interpretazione del presente”.

Sarajevo 1992-1996. L’assedio più lungo
Il punto d’inizio della mostra. Foto Museo Storico Italiano della Guerra
Nel mirino - Foto Museo Storico Italiano della Guerra - Sarajevo 1992-1996. L’assedio più lungo
Nel mirino. Foto Museo Storico Italiano della Guerra

PROGRAMMA

Ritrovo alle ore 9.45 all’ingresso del Museo Storico Italiano della Guerra a Rovereto. Iniziamo la nostra giornata con la visita guidata alla mostra fotografica “Sarajevo 1992-1996. L’assedio più lungo”, osservando, riflettendo e commentando insieme alcune immagini delle diverse sezioni tematiche, per poi lasciare spazio ad una visione personale e intima.

Nella seconda parte della mattinata il museo ci offre l’opportunità di una visita tematica guidata da un esperto, focalizzata sul coinvolgimento di territori, città e civili nel corso dei diversi conflitti, a partire da ciò che è accaduto nel corso della Prima Guerra Mondiale in Trentino.

Dopo il pranzo libero in città, ci colleghiamo a distanza con Mario Boccia per dialogare sulla sua esperienza di fotografo nella Sarajevo assediata.

Di seguito ci ritroviamo in una sala messa a disposizione dal museo per assistere ad uno speciale intervento di un esperto militare, attivo sul campo nella missione ONU al termine del conflitto in Bosnia-Erzegovina e in grado di dialogare su alcuni temi chiave dell’assedio, del conflitto e del post-conflitto.

L’iniziativa termina intorno alle 17.30, permettendo a ciascuno di prendere la via del ritorno con mezzi propri.

Vivere sotto l’assedio. Foto Museo Storico Italiano della Guerra

NOTA: Il programma può essere soggetto a variazioni, sia prima che durante il viaggio, per ragioni sanitarie, in base alle condizioni climatiche, alle regole e alle indicazioni di qualunque genere imposte dalle autorità, alle condizioni della circolazione stradale e dei mezzi di trasporto utilizzati, alle regole di accesso imposte dai siti di visita, alle festività, alle esigenze dei viaggiatori e delle strutture che ospitano il gruppo di viaggiatori e per sopravvenuta indisponibilità di uno o più guide e partner.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

Massimo 25 partecipanti: € 45,00

Minimo 20 partecipanti: € 55,00

Minimo 15 partecipanti: € 65,00

Minimo 10 partecipanti: € 75,00

Iscrizione annuale all’Associazione Viaggiare i Balcani da saldare sul posto: € 10,00

La quota di partecipazione COMPRENDE:

. Ingresso e 4 distinte attività culturali svolte presso il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto
. Presenza di un mediatore culturale, membro dell’associazione Viaggiare i Balcani
. Assicurazione medico

La quota di partecipazione NON COMPRENDE: Pranzo # Extra personali # Tutto quanto non specificato ne “La quota di partecipazione comprende”.

AI PARTECIPANTI VIENE FORNITA UNA LISTA DI LOCALI NELLE VICINANZE DEL MUSEO DOV’E’ POSSIBILE PRANZARE, OTTENENDO UNO SCONTO CON LA SEMPLICE ESIBIZIONE DEL BIGLIETTO D’INGRESSO

DOCUMENTI DI VIAGGIO NECESSARI

Carta d’identità in corso di validità

PARTNER DELL’INIZIATIVA

Quest’iniziativa è organizzata in collaborazione con

INFORMAZIONI ED ADESIONI

Iscrizioni sino ad esaurimento posti. Il numero massimo è fissato a 25 partecipanti.
Saldo da versare all’atto dell’iscrizione.
Se il numero minimo non verrà raggiunto 20 giorni prima della partenza l’iniziativa verrà annullata e l’acconto versato interamente restituito

Per informazioni ed iscrizioni presso l’AGENZIA VIAGGI ETLI
Sig. DANIELE BILOTTA – Responsabile tecnico e organizzativo
daniele@etlitn.it – 0464-43.15.07 (ore 9.00-15.00)
indicando in oggetto “Memorie Attive. Sarajevo 1992-1996. L’assedio più lungo”

Per informazioni è possibile contattare
Sig. LEONARDO BARATTIN – Responsabile del programma
leonardo.barattin@viaggiareibalcani.net – 328.19.39.823

ORGANIZZAZIONE TECNICA

Agenzia Viaggi ETLI-TN, Soc. Coop Rovereto – Corso Rosmini, 82/A 38068 Rovereto (Tn)
N. Reg. A157038 – Compagnia assicurativa: UNIPOL / Num. polizza: 1949 65 50623055

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