Il Balkan Film Festival (Roma, Casa del Cinema 6-10 ottobre) torna a mostrare il meglio del cinema balcanico con proiezioni esclusive, incontri con registi di fama internazionale e approfondimenti sulle tematiche più attuali. Obiettivo: offrire, attraverso il cinema, un’occasione annuale di riflessione, discussione, conoscenza della società balcanica; stimolare le coproduzioni italo-balcaniche ed avvicinare il pubblico italiano al sorprendente patrimonio cinematografico balcanico, tra i più vari d’Europa.

Il Festival vuole anche promuovere l’adesione attiva dei Centri di Cinematografia di Albania, Bulgaria, Croazia, Grecia, Macedonia del Nord, Montenegro, Slovenia, alle proposte di Mibact e Anica, a nuove risorse pubbliche italiane e balcaniche. Un impegno comune e multilaterale orientato a più intense collaborazioni e coproduzioni cinematografiche attraverso processi integrativi e qualitativi di respiro europeo.

Le opere cinematografiche inserite nel programma del Balkan Film Festival sono espressione di particolare ricchezza e significato.

Il Festival si apre con il plurinominato documentario nord macedone “Honeyland” di  Tamara Kotevska e Ljubomir Stefanov, per continuare con il film greco “Defunct” di Zacharias Mavroeidis, “The Voice” di Ognjen Sviličič (coproduzione Croazia, Macedonia del Nord, Serbia), “The Father” di Kristina Grozeva e Petar Valchanov (Bulgaria, Grecia), “Rounds” di Stephan Komandarev (Bulgaria, Francia, Serbia), “Breasts” di Marija Perović (Montenegro, Croazia, Serbia), “Erased” di Miha Mazzini e Dusan Joksimovic (Slovenia, Croazia, Serbia) e “Ritratto incompiuto di Clara Bellini” di Namik Ajazi, 2019 (Albania, Italia).

Durante il Festival ci saranno inoltre: un “Fuori Programma”, con la proiezione de “Il Generale dell’Armata Morta”, film di Luciano Tovoli, (coproduzione italo-francese del 1984) seguita da un incontro con il regista; un “Evento Speciale” in memoria di Gjergj Xhuvani nel quale verrà presentata la sua opera e proiettato il suo ultimo film, “My Lake” (coproduzione di Albania, Croazia, Kosovo, Macedonia del Nord); ed un “Momento di riflessione” sul tema “Cinema e società nei Balcani”.

Il panorama del Festival si arricchisce poi di altre importanti iniziative:

Ospite d’eccezione il regista macedone Milcho Manchevski , che aprirà il Festival mercoledì 6 ottobre alle 19.30 con un incontro con il pubblico intervistato dal regista e sceneggiatore albanese Roland Sejko. Leone d’Oro alla 51ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia con “Prima della pioggia”, considerato dai critici di tutto il mondo uno dei migliori film della cinematografia internazionale e inserito dal New York Times nella lista dei Migliori 1000 Film mai realizzati, Manchevski è stato tra i primi ad affrontare, in maniera simbolica e poetica, il conflitto in Jugoslavia. Nella serata di apertura della manifestazione, il regista incontrerà il pubblico per riflettere sul ruolo del cinema nella costruzione della società nei Balcani.

Altro tema in primo piano in questa seconda edizione è il ruolo della donna nella società e nella cinematografia balcanica. Sabato 9 ottobre alle 19.00 il Festival presenta il panel “Cinema al femminile nei Balcani” cui prenderanno parte le registe Andrea Štaka (in collegamento), Antoneta Kastrati, More Raça moderate dalla Dott.ssa Luisa Chiodi, Direttrice scientifica di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa. 

Andrea Štaka, regista di origini slave, vincitrice con “Das Fräulein” del Pardo d’Oro al Festival del Cinema di Locarno 2006, sarà in collegamento dalla Svizzera dove vive e lavora come regista e produttrice. Il Balkan Film Festival presenta in anteprima italiana “Mare” il suo ultimo lungometraggio in selezione alla Berlinale 2020: storia di una donna, moglie e madre, che immagina una vita diversa finché uno sconosciuto viene a vivere alla porta accanto.
Antoneta Kastrati è una regista kosovara che, dopo essere sopravvissuta alla guerra, ha preso in mano una telecamera e ha iniziato a realizzare cortometraggi e documentari pluripremiati. Dopo aver completato gli studi di regia presso l’American Film Institute di Los Angeles ha realizzato il suo primo progetto di lungometraggio narrativo, “Zana”, presentato in anteprima al Toronto International Film Festival e candidato agli Oscar 2020.
La ventinovenne More Raça presenta la sua opera prima, “Galaktika e Andromedës” (La galassia di Andromeda, 2020), una denuncia del degrado sociale postbellico visto con gli occhi di una giovane donna: uno sguardo resiliente nell’aridità del Kosovo contemporaneo.

Il Festival offrirà anche un Focus Kosovo e un omaggio al Maestro Goran Paskaljević, scomparso recentemente.

Il “Balkan Film Festival” è organizzato dall’ Associazione Occhio Blu-Anna Cenerini Bova in collaborazione con MIBACT e ANICA.

L’ingresso è libero, sempre nel rispetto delle misure previste a causa dell’emergenza sanitaria e al fine di garantire la tutela e salvaguardia della salute e della sicurezza pubblica. Regolamento per la prevenzione della diffusione del virus COVID-19 affisso in portineria.

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